giovedì 13 dicembre 2012

Efficacia Personale, questa sconosciuta...

Grazie al Giardino dei Libri ho ricevuto i primi due capitoli in formato audio del nuovo libro di Piernicola De Maria che oltretutto è possibile avere gratuitamente sul sito facendo un qualunque ordine entro fine Dicembre.

Decido quindi di fare una "rece" basandomi appunto sui primi due capitoli e devo dire che sono più che sufficienti non solo per valutare il lavoro di Piernicola, ma anche per migliorare la propria efficacia personale.

Ma prima di iniziare sbrighiamo alcune formalità...

...ecco il link al libro:



...l'introduzione all'audio-libro spiega che la qualità audio non sarà a livelli eccelsi perché non registrato in studio ma in una sala conferenze ... in Marocco. Si esatto, l'autore vive con la sua famiglia a Casablanca e lavora li. Lavoro che gli occupa 3 ore al giorno, il resto del tempo lo passa con il figlio a rincorrere gatti per la città. Mia supposizione è che questo sia lo "stile di vita ideale" di Piernicola e che per raggiungerlo sia necessaria una dose di Efficacia Personale non indifferente, considerati i risultati che sostiene di raggiungere e la lista di obiettivi che si pone.

Fin'ora non conoscevo l'autore quindi posso solo basarmi su quel che dice. Ritornando alla qualità audio, beh non è il massimo e lui che legge non è un professionista ma questo non mi ha disturbato nell'ascolto durante miei viaggi casa-lavoro perché lo stile confidenziale e gli sporadici "impappinamenti" lo rendono più vero, un po come essere ad un suo seminario. Anche perché aggiunge del suo e non si limita a leggere pedestremente. In poche parole me gusta!

Prima di passare alla "ciccia" (contenuti) devo dire che ci sono degli esercizi sparsi nel libro e che sono interessanti, non è insistente nel doverli fare, contrariamente allo stile audio di Roberto Re in cui "rompe" un bel po, continuando a sbucare fuori e dire "Hai fatto l'esercizio?", "devi fare l'esercizio", "spegni subito e fai l'esercizio!". Ho una risposta abbastanza polare a tali sollecitazioni, chi mi vede in auto credo si spaventi perché impreco dei "Ma vaffan..." e gli esercizi non li faccio mai.

Invece se non insisti mi viene viglia di farli anche perché in questo caso sembra abbiano un senso e non sono campati in aria... e giustamente l'azione è quello che conta, non le chiacchiere.

Infatti l'audio-libro inizia quasi subito con un esercizietto di Timeline che consiste nell'immaginare di andare ad incontrare l'autore "fra tre anni" e di considerare che il libro sia stato veramente efficace ed abbia mantenuto tutte le promesse, che cosa si potrebbe raccontare?

Si prosegue poi con l'analizzare abbastanza in dettagli i sette "blocchi" o errori più comuni alla propria efficacia personale, con suggerimenti e strategie per superarli. Partire dagli errori che si fanno potrebbe apparire poco "motivazionale" e poco "the secret" in cui bisogna pensare positivo. Ma effettivamente non è così.

L'approccio è molto pratico e zero metafisico, alcuni spunti mi hanno fatto riflettere ed apprezzare le idee proposte. Ad esempio viene distrutto un mito che circola nell'ambiente della crescita personale e che probabilmente un po di danni li fa: quello dell'avere risorse illimitate, un universo con abbondanza infinita. Per alcune cose potrebbe anche essere vero. Ma il Pierni sostiene non sia così per la nostra attenzione.

Considerando infatti i due scenari, in uno si crede di poter avere focus illimitato, nell'altro di averlo al quanto limitata. Nel primo caso lo si può sprecare un po a vanvera vagabondando (sia fisicamente che con la mente) mentre nel secondo lo si utilizza con parsimonia e quasi esclusivamente per raggiungere il proprio "stile di vita ideale".

Questo ha risuonato molto bene in me...

C'è un'altra metafora proposta nel capitolo 1 che per me è stata puro oro. Quella della zona di confort/recinto.

Altro errore che si fa spesso, effettivamente è quello di fare i propositi per l'anno nuovo e poi di volere subito "il tutto o niente", cosicchè ci si ritrova senza energie, frustati e stanchi dopo pochi giorni e si molla tutto, fino all'anno dopo dove ci si ritrova senza alcun improvement concreto.

Ecco come ci si può immaginare la zona di confort: come un recinto in cui ci sono tante palizzate che spingendo si possono spostare per ampliare tale zona. Ogni palizzata rappresenta un qualcosa che si vuole, un desiderio nella lista dei propositi.

Uno c'ha energia 100, e ogni palizzata per essere spostata (ampliare zona di confort e raggiungere obiettivo) necessità di energia 30.

Così uno scrive 10 desideri a inizio anno ed inizia a spingere e spingere sprecando la propria energia su tutte le palizzate senza ampliare un  bel caz... un bel niente la propria zona.

Concentrandosi invece su una o due palizzate ecco che si iniziano a vedere risultati e ci si sente anche più motivati a proseguire (entra in gioco il "compound effect" ndr).

Il capitolo due affronta l'interessante tema dell'approccio generativo nei confronti della propria vita.

Diciamo che nel primo capitolo si parlava di problemi e possibili soluzioni a tali problemi, nel due si parla di creare nuove fondamenta, un nuovo modo di pensare che permette già alla base di evitare tali problemi. L'esempio che fa è calzante, uno e malato e si prende una medicina che lo fa guarire, ma con l'approccio generativo si creano le condizioni per una salute di ferro che eviti il più possibile di ammalarsi.

Tutto il resto è game over, nel senso che ancora non ho letto/ascoltato i capitoli da 3 a 5 ma potete leggerne l'indice del libro direttamente da qui:

Io lo consiglio sia a chi è "nuovo di ste cose", anche perché non è pesante da leggere ma scorre leggero con un mare di consigli pratici, e lo consiglio anche a chi è già avvezzo alla crescita personale ma magari si è adagiato sugli allori (della visualizzazione o di altre pratiche che se fine a se stesse e non per uno scopo più grande, riducono di molto la propria Efficacia Personale).

E poi è un bel regalo di natale che fa il Giardino dei Libri. Se prendete qualunque cosa ve lo ricevete aggratisse!

Bravo il Pierni, bravi quelli del Giardino, bravo io, bravi tutti!