venerdì 4 novembre 2011

Pizzawalk – La Camminata sulla Pizza Ardente


L'ho fatto! Non c'è niente di meglio in una giornata di pioggia come questa...

Ecco un utilissimo esercizio per distruggere le proprie esitazioni inutili, quelle che ci fanno perdere un sacco di tempo, di occasioni e ci impediscono di goderci appieno la vita.

Ora i fatti...poi il perchè!

Esco dall'ufficio alle 12.20 per non trovare chiuso.
Ci vanno circa 7 minuti ad arrivare dal mio posto di lavoro al negozio “Prink” (cartucce per stampanti) che si trova in via Onorato Vigliani.
In questi 7 minuti la mia mente non ha smesso un attimo di sputar fuori motivi per non farlo, per non fare l'esercizio, ma dentro di me avevo fiducia nel fatto che poteva essere qualcosa che mi avrebbe cambiato la vita, sicuramente un primo passo verso il resto della mia vita!

“”Penserà che sono uno stupido” “Penserà che sono un pazzo” “Non posso farlo” “Come potrà sentirsi” “Quel negozio ha pure il campanello per suonare” “Ah sono già arrivato, speravo fosse più lontano” “Meglio passare avanti” “Guarda, c'è pure un'altra persona nel negozio”

Eppure sono andato dritto alla porta del negozio di cartucce, la commessa ha aperto la porta mentre l'altra persona usciva. “Peccato che esce” ho pensato.

Arrivo davanti al bancone e la guardo negli occhi.
“Mi dica pure..”
Aspetto un attimo, voglio che tiri su lo sguardo verso di me
“Vorrei...da portar via, una pizza salsiccia e friarielli”
Mezzo secondo di silenzio, mentre la mia faccia rimane tranquilla e felice, dal suo volto teso esce un mezzo sorriso e dice “SI, e poi?”
“Basta così, grazie!” Volto impassibile e grato, continuo a guardarla negli occhi.
Passano altri 4, forse 5 secondi (lunghi lunghi lunghissimi).
“Sta scherzando vero?”
“No” Rispondo io, “non è la pizzeria al taglio questa?” mentre mi guardo intorno.
“eee no!” mi risponde.
“ah ok, mi scusi, va bene così”
vado verso la porta, esco, apro l'ombrello e mi avvio

Un seminario di crescita personale dove alla fine si fa Firewalk (la camminata sui carboni ardenti) può costare facilmente 2500€.

Non l'ho mai fatto, non so se lo farò mai, ma direi che come emozioni il Pizzawalk è già abbastanza intenso.

Il cuore batteva all'impazzata, il cervello ha iniziato a rilasciare adrenalina come in una condizione di vita o di morte. Anche se, razionalmente parlando, ero completamente al sicuro qualunque cosa fosse accaduta. Mentre aprivo la porta per entrare ancora cercavo motivi, cercavo escamotage per non doverlo fare. Ma avevo scelto di farlo. E allora l'ho fatto!

Uscendo all'inizio ho pensato, “tutto qui?”, quasi deluso, poi sono andato a mangiare qualcosa al Liberty e mi sono sentito come se potessi dire, fare e avere qualunque cosa!

WOW, che botta!

E' un escamotage? Si certo. Ma quanti escamotage la mia mente ha trovato per non farlo? E quanti escamotage trovo ogni giorno per non andare avanti con i miei progetti, per non andare avanti e fare le cose che mi interessano veramente nella vita.

Magari c'è gente che va, che si butta, a loro questo esercizio potrebbe non servire, ma sapevo che a me avrebbe fatto un gran bene.

Grazie a Jamie Smart che me lo ha insegnato.

Ecco ora i 4 passi, la procedura per il Pizzawalk:
  1. Identificare una o più aree della propria vita dove esitiamo mentre sarebbe meglio semplicemente buttarsi e farlo!
  2. Scegliere un locale commerciale (es. negozio, ristorante o pompa di benzina) e fare una richiesta assurda (chiedere qualcosa che definitivamente non vendono) mantenendo un'espressione normale. Con gentilezza, tranquillità e senza fare minaccioso.
  3. Ripetere diciamo altre due volte durante la settimana.
  4. Guardare avanti, alle situazioni nelle quali in passato si avrebbe esitato, e godersi le nuove risposte!

Richard Badler (uno dei “padri fondatori” della PNL) dice che effettivamente lui non è certo più furbo di nessun altro, ha semplicemente la volontà di fare molti più errori, molto più velocemente. Come risultato, impara un botto di robe in una frazione del tempo che ci mette la gente che continua ad esitare.

Se vi sentite bloccati in qualche area della vita provate il Pizzawalk e fatemi sapere le vostre esperienze.

giovedì 3 novembre 2011

Vivi la Vita che Desideri - parte 1

In questi giorni mi sono imbattuto nel seminario di Jamie Smart: "Live The Life You Desire".
Sono circa 2 anni che non passa giorno che non ascolti o legga un qualcosa di motivazionale, un qualche libro sulla pnl o un qualche audio che mi aiuti a meditare.

Forse sono un selfhelpaolic, ma non credo mi si spappoli il fegato o il cervello per questo, anzi... ;)

Ed è da un pezzo che non ho una così grande serie di "a ha" (cit. Darren Hardy :) ascoltando un audio-libro.

Che oltre tutto è tratto da un seminario live datato 2004 e non si sente neanche particolarmente bene, eppure voglio (anzi "scelgo di") fare una recensione per ogni singolo punto affrontato perché veramente ne vale la pena.

Innanzi tutto Jamie Smart...wow! A vederlo non gli dai due soldi bucati, un tipo veramente easy, eppure ai miei occhi (ed orecchie (sinestesia???)) ha una così profonda conoscenza dell'argomento NLP...

Beh, come fa lui, invito a non prendere per vero niente di quello che scriverò qui nella recensione...si può eventualmente provare a considerare l'ipotesi che possa essere vero, quali e quante implicazioni, o nuove prospettive si aprono per quelli che vivono queste idee!

Si possono conoscere queste idee, si possono credere queste idee, ma i risultati di chi vive queste idee, questo è meglio non sognarlo neanche, perché a mio avviso possono essere stupefacenti.

Prima di questo audio-libro ero alla continua ricerca di un "metodo" perfetto per me, e ero convinto che prima o poi lo avrei trovato. Un metodo per gestire la mia vita che calzasse a pennello. E continuavo a cercare e a cercare e mi chiedevo come mai non lo trovassi in nessun libro o audio libro di questo genere.

Per banale che possa sembrare ho avuto la mia risposta, grazie Jamie!

Il vero metodo è il non metodo, porca pupazza.

E' da domenica scorsa che mi gira in mente una frase che non mi assilla, anzi..."everything gonna be alright". Non mi faccio crescere i rasta, tranquilli :)

Ma l'approccio è quello, l'ho detto che è banale!

Dopo decine di libri sul settare goal, trovare (scovare) i propri valori, segare le gambe alle proprie credenze limitanti, collassare ancore e chi più ne ha più ne metta...hey tutto questo va bene, è utile e bello, ma è così facile dimenticarsi di una delle idee fondamentali alla base della PNL (e per andare lievemente più indietro, di svariate filosofie millenarie). E così facile cadere nella trappola del pensare che successo, felicità e realizzazione siano, anzi dipendano da, conquiste esterne e spesso così distanti nel tempo.

"Live The Life You Desire" funziona in un altro modo. Anche li, l'idea dell' inside-out. C'è in decine di libri eppure ogni volta è una sorpresa scoprire quali implicazioni può avere.

In "Live The Life You Desire" si assume che tutto quello che la gente sta veramente cercando non ne esterno ne distante. E' qui. E' ora. Già ci siamo! Bella sturia!

Parole forti? Ma è solo l'inizio, viene spiegato e dimostrato perché e come funziona così! Ma ovviamente possiamo decidere di volere che sia così o in qualunque altro modo. Jamie consiglia di non seguire le sue idee, beh certo, a meno che non si voglia vivere la vita che si desidera...

Si è fatta una certa, a presto per il proseguio della rece.