Nella vita invece è molto comune pensare e ripensare a ciò che non si vuole, invece di pensare a ciò che si vuole. Potete crederci o no ma secondo l'ormai inflazionata Legge di Attrazione quando si pensa ad una cosa, in positivo o in negativo l'universo tenderà a manifestarla nella nostra vita. Puro e semplice.
Ci sono delle spiegazioni meno metafisiche alla Legge di Attrazione. Eccole:
- La nostra mente non riesce a distinguere una esperienza vissuta veramente da una esperienza ricordata o immaginata. Quando noi pensiamo a qualcosa, ad esempio a sederci al volante di una auto con interni in pelle, si crea un passaggio di energia nel nostro cervello tra un neurone e l'altro, che crea una traccia. Se viviamo l'esperienza di sederci in un auto con interni in pelle, la traccia è pressapoco la stessa. Si mettono in azione gli stessi neuroni gli stessi collegamenti! Le emozioni e le sensazioni sono le stesse.
- La nostra mente non riesce a processare in negativo. Se io vi dico: "mi raccomando, non pensate di sedervi al volante di un'auto con interni in pelle". Beh ormai il danno è fatto: avete subito pensato di fare quello che vi ho detto di non fare, poi magari cercate di non pensarci, ma magia delle magie la traccia nei neuroni è sempre la stessa.
- Il nostro subconscio continua a fare attenzione a quello che pensiamo, a cercare conferme, ad esempio se continuate a pensare ad un modello di auto, magari perchè vi interessa e vorreste comprarlo, quando girate per la città vi sembra di vedere un sacco di quelle auto, che magari fino ad una settimana prima vi sembrava non esistessero neanche.
Quindi il non sapere cosa si vuole e pensare solo a quel che non si vuole conduce spesso e volentieri a quel che non si vuole! E questo di certo non crea felicità nella nostra vita.
Ecco alcune conseguenze di non sapere cosa si vuole:
- Il pensiero si focalizza sulle cose negative, e condizioniamo la nostra mente a vivere le situazioni come non vogliamo che vadano. Esempio classico il venditore che prima di incontrare un nuovo cliente va in botta pensando a tutte le situazioni negative che possono succedere, a tutte le possibili obiezioni ecc. Come si approccerà al potenziale cliente? Probabilmente non al top...
- Non arriviamo da nessuna parte, è come se abbiamo il navigatore satellitare e non gli impostiamo la meta per andare in vacanza, ma gli impostiamo solo i blocchi e le strade nelle quali NON vogliamo passare. Appena partiamo ci riporta alla base, non sapendo dove condurci..."Tra 10 metri, arrivo!" "Ma non sono neanche partito cazzo!"
- Si attiva la Legge di Attrazione e gira che ti rigira le cose che non vogliamo si manifestano. Bye Bye felicità!
La cosa interessante è che queste conseguenze funzionano anche al contrario!
Quindi se sappiamo dove vogliamo andare e ci pensiamo in modo positivo la nostra mente sarà condizionata e ci farà provare emozioni positive, quindi saremo anche più motivati ad agire per arrivare alla meta. Si attiva anche la Legge di Attrazione e l'universo cospirerà per farci arrivare sani e salvi dove vogliamo andare...
L'altro giorno stavo ascoltando un seminario interessante che si chiama "Stepping into Wealth" di Chris Howard nel quale si smontano un po di credenze negative della gente a proposito dei soldi. Un passaggio molto divertente riguarda la possibilità di crearsi delle fobie inverse.
Di solito una fobia è una cosa che ci limita nella nostra vita. Ad esempio il pensare di avere tutte le sfighe del mondo, di essere una calamita per persone sgradevoli, o di non riuscire mai ad avere dei soldi.
La fobia inversa invece è il pensare sempre che l'universo stia cospirando per farvi avere sempre fortuna, per farvi incontrare sempre persone giuste, o di farvi diventare dei magneti per i soldi. A questo punto ogni volta che accade qualcosa di buono in tal senso direte "ecco! di nuovo l'universo ci ha messo lo zampino", trovate 5 euro per terra e dite "ma di nuovo!", conoscete una persona interessante..."ma sto universo mi perseguita proprio!". Magari l'universo c'entra o magari c'è stato un cambiamento del vostro focus nei confronti della vita. Fatto sta che la fobia inversa è una figata!
Tornando a bomba, ecco cosa c'è da imparare per superare questo secondo esame della Patente della Felicità ©: chiedetevi spesso e volentieri "dove voglio andare?" "qual'è la mia meta?" e datevi anche delle risposte.
Vediamo qualche esempio pratico. Non vi piace il vostro lavoro, invece di continuare a pensare a tutte le cose negative del lavoro che avete, iniziate a pensare a quelle positive che deve avere il vostro nuovo lavoro, tutte le caratteristiche e le sensazioni che vi deve far provare.
Oppure in amore, continuate a conoscere lo stesso "tipo" di persona...continuate a pensare "non voglio che il mio compagno sia così e cosà" o "non voglio che la mia compagna abbia questo o quel comportamento" e guarda caso il vostro prossimo lui o lei è esattamente quello che non volete?
Ecco quel che potete fare, iniziate a scrivere su un foglio le caratteristiche della persona dei vostri sogni, tutto quello che volete, sbizzarritevi, l'universo non ha limiti, non abbiatene neanche voi.
Per le femminucce "deve essere alto bello simpatico intrigante affascinante di buon cuore gentile galante romantico forte ...."
Per i maschietti "strafiga due bombe così simpatica intelligente culo da urlo ninfomane"
Maschietti...non siate troppo superficiali mi raccomando!
Per le femminucce "deve essere alto bello simpatico intrigante affascinante di buon cuore gentile galante romantico forte ...."
Per i maschietti "strafiga due bombe così simpatica intelligente culo da urlo ninfomane"
Maschietti...non siate troppo superficiali mi raccomando!
Seconda parte dell'esercizio, individuare ogni caratteristica del vostro lui o lei "ideale" nelle persone che già conoscete, amici famigliari colleghi ecc. Ora apprezzerete ancora di più chi vi circonda e questo attiverà di sicuro l'universo per farvi trovare una persona con le giuste caratteristiche, non quelle che non volete.
Ma come mai la maggior parte della gente continua a pensare a quello che non vuole e non si getta a capofitto su quel che vuole, visto che pure l'universo sarebbe dalla sua?
Si tratta di un condizionamento culturale, qualcosa di legato alla nostra educazione.
Ci vogliono proteggere dalle delusioni della vita...per evitare di farci soffrire troppo ci dicono di non farci troppe illusioni o di non montarci troppo la testa. Ce l'hanno detto e ripetuto così tante volte nella vita che crediamo sia vero, meglio giocare sicuri, andarci coi piedi di piombo. E appena iniziamo a sognare un po di più scatta il limitatore di velocità, e ci ripetiamo le stesse cose che abbiamo sentito dire da altri come "non ce la farò mai" o "se fosse così facile lo farebbero tutti" o ancora "mi basta quello che ho, meglio non rischiare di perderlo"
Ci vogliono proteggere dalle delusioni della vita...per evitare di farci soffrire troppo ci dicono di non farci troppe illusioni o di non montarci troppo la testa. Ce l'hanno detto e ripetuto così tante volte nella vita che crediamo sia vero, meglio giocare sicuri, andarci coi piedi di piombo. E appena iniziamo a sognare un po di più scatta il limitatore di velocità, e ci ripetiamo le stesse cose che abbiamo sentito dire da altri come "non ce la farò mai" o "se fosse così facile lo farebbero tutti" o ancora "mi basta quello che ho, meglio non rischiare di perderlo"
Questi sono pensieri limitanti, di chi non ha la Patente della Felicità, iniziamo ad individuarli, e a zittirli un po', iniziamo a credere in noi stessi e che se un'idea bella e positiva passa per la nostra mente noi possiamo realizzarla, abbiamo il diritto, e ci meritiamo di realizzarla.
Ecco invece qualche altra idea limitante alla quale segare le gambe quando ci nasce nella testa:
- "Metterci l'anima e poi non riuscirci fa soffrire" Spesso a prima vista sembra più gestibile lo stare male nella situazione attuale che cercare di uscirne. C'è la paura di fallire e che arriva la botta di sofferenza...E' meglio bere tutti i giorni un po di veleno che ci uccide piano piano, o rischiare di prendere un pugno in faccia? Io direi la seconda, e col pugno eventualmente la prossima volta si può imparare a schivarlo...
- "Se non riesco a fare una cosa sono un fallito" Questa idea va stroncata subito! Non esistono fallimenti, solo opportunità di imparare e migliorare. Magari fa soffrire ma se ne esce più grandi e forti. Mio nonno ripeteva spesso "sbagliare è umano, perseverare è bestiale" secondo me può succedere di sbagliare e ri sbagliare e ri sbagliare, quello che è veramente bestiale è non imparare qualcosa dai propri sbagli. Se invece ci si chiede cosa è possibile migliorare per non sbagliare la volta dopo, allora non è stato un fallimento e sì che si è nella direzione giusta.
- "Sarò felice solo quando avrò raggiunto la meta". Idea a dir poco bislacca. Il vero successo sta nell'essere felici raggiungendo le mete che mano a mano ci si prefigge. Quante persone sono considerate di successo, con soldi, fama, donne...e poi si dimostrano completamente infelici? Probabilmente perchè hanno pensato ai loro obbiettivi come al raggiungimento della felicità, e quando ci sono arrivati? Delusione totale, e si sono rovinati la vita. Non mi stancherò mai di dire che la felicità sta nel viaggio, non nel raggiungere la meta.
A questo punto la cosa più saggia da fare è farsi una lista di cose che si vogliono ottenere. E portarsela dietro, leggerla ogni tanto, e iniziare a spuntare le cose già raggiunte. Scriveteci di tutto in sta lista, da cose banali a cose super impegnative. Leggetela e rileggetela, godetevela e consumatela questa lista!
Ogni volta che vi trovare a pensare che qualcosa non vi piace, fuori la lista e scriveteci ciò che invece volete veramente. Fatevi delle domande e datevi delle risposte.
Da sola la tecnica della lista ha reso felici milioni di persone, e siamo solo al secondo appuntamento con la Patente della Felicità ©. Non mollate e vedrete....